Relativamente all’utilizzo di sostanze pericolose nei laboratori, la prima azione necessaria è provvedere allo smaltimento, ad opera di ditta specializzata, degli agenti cancerogeni e mutageni eventualmente ancora presenti nel reagentario dell’Istituto, anche se non utilizzati per le esperienze, che riportano le seguenti classificazioni:
- R45 (può provocare il cancro);
- R49 (può provocare il cancro per inalazione);
- R40 (possibilità di effetti cancerogeni, prove insufficienti).
La valutazione del rischio chimico deve essere effettuata ogniqualvolta vi sia impiego di agenti chimici e deve essere riferita alle figure esposte. Nella scuola ciò accade principalmente in due diverse situazioni:
- operazioni di pulizia, in riferimento ai collaboratori scolastici;
- esperienze di laboratorio, in riferimento ad insegnanti d’aula e tecnico pratici, assistenti e studenti.
E’ consigliabile effettuare la valutazione mediante l’utilizzo di algoritmi (es. Movarisch o altri).
Per le operazioni di pulizia, stante il ridotto tempo di impiego giornaliero dei prodotti, si possono considerare attività a rischio moderato.
A prescindere dal risultato della valutazione è indispensabile orientarsi verso la sostituzione dei prodotti pericolosi con altri di ridotta nocività.
La valutazione con algoritmo è utilizzabile non solo per le esperienze di laboratorio chimico, ma anche per altre esperienze, ad esempio per le lavorazioni meccaniche che comportano esposizione a lubrorefrigeranti. Nell’utilizzo dell’algoritmo occorre anche considerare che per insegnanti tecnico pratici e studenti l’esposizione ad agenti chimici non è giornaliera.
Per i laboratori di chimica l’applicazione dell’algoritmo è utile anche per individuare le esercitazioni e le esperienze che fanno uso di sostanze pericolose che possono essere facilmente sostituite.
Si consiglia di procedere ad applicare l’algoritmo partendo dalle esperienze che utilizzano le sostanze più pericolose o la cui durata è maggiormente significativa. Se il risultato della valutazione è di rischio moderato si può ritenere verosimile che anche nelle esperienze “meno pericolose” il rischio sia equivalente.
In generale se dalla valutazione emerge un rischio decisamente superiore al moderato occorre provvedere a sostituire da subito l’esperienza/sostanza con altra meno pericolosa.
La valutazione del rischio chimico deve essere aggiornata in relazione alle nuove esperienze di laboratorio e all’acquisto di nuovi prodotti per le pulizie.
Nel caso di istituti agrari nei quali gli insegnanti tecnico pratici fanno uso di fitofarmaci o similari, la valutazione del rischio chimico normalmente risulta superiore al moderato e quindi sussistono tutti gli obblighi previsti dalle norme.